Astrofotografia

Le più belle foto del mese – Novembre 2016

Sono qui raccolte le più belle immagini di ottobre pubblicate quotidianamente sulla pagina facebook di questo blog. Cliccate sulle immagini per vederne la descrizione e mettete “mi piace” alla pagina Cronache dal Silenzio per riceverle quotidianamente.

NGC 281 ospita al suo interno l'ammasso stellare aperto IC 1590. Le forme osservabili nella nube sono legate all'azione dei venti stellari provenienti da questo ammasso sulla polvere della nebulosa. Le strutture di polvere possono, se sopravvivono abbastanza a lungo, ospitare la formazione di nuove stelle, in quanto intrappolano la radiazione creando un ambiente denso ed opaco in cui la temperatura aumenta. La nebulosa è nota anche come Nebulosa Pacman, perché ricorda la forma del famoso videogioco, e si trova a circa 10.000 anni luce di distanza da noi nella costellazione di Cassiopea. Di più su Cassiopea: https://www.cronachedalsilenzio.it/2016/05/24/viaggio-nella-costellazione-di-cassiopea/ Fonte: Astronomy Picture of the Day (APOD)
NGC 281 ospita al suo interno l’ammasso stellare aperto IC 1590.
Le forme osservabili nella nube sono legate all’azione dei venti stellari provenienti da questo ammasso sulla polvere della nebulosa. Le strutture di polvere possono, se sopravvivono abbastanza a lungo, ospitare la formazione di nuove stelle, in quanto intrappolano la radiazione creando un ambiente denso ed opaco in cui la temperatura aumenta.
La nebulosa è nota anche come Nebulosa Pacman, perché ricorda la forma del famoso videogioco, e si trova a circa 10.000 anni luce di distanza da noi nella costellazione di Cassiopea.
Di più su Cassiopea: https://www.cronachedalsilenzio.it/2016/05/24/viaggio-nella-costellazione-di-cassiopea/
Fonte: Astronomy Picture of the Day (APOD)

La piccola Luna Mimas sotto agli anelli di Saturno, fotografata dalla sonda Cassini.
La piccola Luna Mimas sotto agli anelli di Saturno, fotografata dalla sonda Cassini.
Arp 142 è il nome dato alla coppia di galassie interagenti NGC 2936 e NGC 2937. Esse si trovano a circa 320 milioni di anni luce di distanza nella costellazione australe dell'Idra e mostrano i segni caratteristici dell'interazione tra galassie: deformazione e presenza di lunghe code mareali in cui vengono intensificati i processi di formazione stellare. Fonte: Hubble Space Telescope
Arp 142 è il nome dato alla coppia di galassie interagenti NGC 2936 e NGC 2937. Esse si trovano a circa 320 milioni di anni luce di distanza nella costellazione australe dell’Idra e mostrano i segni caratteristici dell’interazione tra galassie: deformazione e presenza di lunghe code mareali in cui vengono intensificati i processi di formazione stellare.
Fonte: Hubble Space Telescope
Questa lastra fotografica ha una enorme rilevanza per la storia della fisica. Risale infatti al 1919 e fotografa il Sole durante un'eclissi totale: fu grazie a questa che Sir Eddington aiutò Albert Einstein a provare la sua teoria della Relatività Generale. Essa prevede infatti che la massa curvi lo spaziotempo e quindi la traiettoria dei raggi luminosi, che risulteranno quindi deviati come attraverso una lente (lensing gravitazionale) e tramite questa lastra fotografica si è provato proprio che stelle lontane sembravano trovarsi in una posizione diversa al momento del passaggio apparente vicino al bordo del Sole. Un'eclissi rappresenta il momento ideale per osservare questo fenomeno poiché si riduce di moltissimo la luminosità solare che ci arriva permettendo così l'osservazione di oggetti molto meno luminosi, come le stelle lontane.
Questa lastra fotografica ha una enorme rilevanza per la storia della fisica.
Risale infatti al 1919 e fotografa il Sole durante un’eclissi totale: fu grazie a questa che Sir Eddington aiutò Albert Einstein a provare la sua teoria della Relatività Generale. Essa prevede infatti che la massa curvi lo spaziotempo e quindi la traiettoria dei raggi luminosi, che risulteranno quindi deviati come attraverso una lente (lensing gravitazionale) e tramite questa lastra fotografica si è provato proprio che stelle lontane sembravano trovarsi in una posizione diversa al momento del passaggio apparente vicino al bordo del Sole.
Un’eclissi rappresenta il momento ideale per osservare questo fenomeno poiché si riduce di moltissimo la luminosità solare che ci arriva permettendo così l’osservazione di oggetti molto meno luminosi, come le stelle lontane.
La Terra e la Luna fotografate da Saturno dalla sonda Cassini a luglio 2013.
La Terra e la Luna fotografate da Saturno dalla sonda Cassini a luglio 2013.
Cerere! Siamo soliti vedere questo pianeta nano in bianco e nero, per cui ci viene quasi da pensare che sia grigio come la Luna. In realtà il pianeta nano è più color sabbia, e in questa foto il colore è stato modificato per renderlo più simile a quello che vedremmo ad occhio nudo. È possibile ottenere immagini di questo tipo studiando la proprietà spettrali della riflessa dal corpo in questione. Fonte: NASA Jet Propulsion Laboratory
Cerere! Siamo soliti vedere questo pianeta nano in bianco e nero, per cui ci viene quasi da pensare che sia grigio come la Luna.
In realtà il pianeta nano è più color sabbia, e in questa foto il colore è stato modificato per renderlo più simile a quello che vedremmo ad occhio nudo.
È possibile ottenere immagini di questo tipo studiando la proprietà spettrali della riflessa dal corpo in questione.
Fonte: NASA Jet Propulsion Laboratory
La Luna sorge nel Deserto Bianco, Egitto. La vedete quella struttura a fungo in primo piano? È un classico esempio di fungo di roccia, una forma originata dall'azione eolica in climi aridi: il vento a bassa quota trasporta infatti un maggior quantitativo di detriti sabbiosi più ci si abbassa di quota; questi detriti generano abrasione differenziale sulla roccia dando origine alla tipica forma a fungo. Strutture simili sono i pilastri di terra e le colonne di ghiaccio, ma la loro genesi è differente: i pilastri di terra si formano quando una roccia resistente all'acqua protegge la colonna di terra sottostante dalle intemperie, e le colonne di ghiaccio quando una roccia presente in un ghiacciaio protegge la colonna di ghiaccio sottostante dallo scioglimento dovuto all'irradiazione solare. Fonte foto: National Geographic
La Luna sorge nel Deserto Bianco, Egitto.
La vedete quella struttura a fungo in primo piano? È un classico esempio di fungo di roccia, una forma originata dall’azione eolica in climi aridi: il vento a bassa quota trasporta infatti un maggior quantitativo di detriti sabbiosi più ci si abbassa di quota; questi detriti generano abrasione differenziale sulla roccia dando origine alla tipica forma a fungo.
Strutture simili sono i pilastri di terra e le colonne di ghiaccio, ma la loro genesi è differente: i pilastri di terra si formano quando una roccia resistente all’acqua protegge la colonna di terra sottostante dalle intemperie, e le colonne di ghiaccio quando una roccia presente in un ghiacciaio protegge la colonna di ghiaccio sottostante dallo scioglimento dovuto all’irradiazione solare.
Fonte foto: National Geographic
Un bellissimo scatto della sonda Cassini mostra Saturno in tutta la sua imponenza: gli anelli, l'esagono, l'ombra proiettata sugli anelli.
Un bellissimo scatto della sonda Cassini mostra Saturno in tutta la sua imponenza: gli anelli, l’esagono, l’ombra proiettata sugli anelli.
NGC 253, nota anche come Galassia Dollaro d'Argento o Galassia dello Scultore è una galassia a spirale situata nella costellazione dello Scultore a 10 milioni di anni luce di distanza da noi. Si tratta della galassia in assoluto più luminosa dei nostri cieli, ma anche di una di quelle più ricche di polveri. Ma i record non finiscono qui: essa è infatti anche la più grande delle 70 galassie che costituiscono il Gruppo dello Scultore, il più vicino dei gruppi galattici vicini al nostro Gruppo Locale. Fonte: NASA
NGC 253, nota anche come Galassia Dollaro d’Argento o Galassia dello Scultore è una galassia a spirale situata nella costellazione dello Scultore a 10 milioni di anni luce di distanza da noi.
Si tratta della galassia in assoluto più luminosa dei nostri cieli, ma anche di una di quelle più ricche di polveri.
Ma i record non finiscono qui: essa è infatti anche la più grande delle 70 galassie che costituiscono il Gruppo dello Scultore, il più vicino dei gruppi galattici vicini al nostro Gruppo Locale.
Fonte: NASA
La nebulosa Tarantola è la più grande e complessa regione di formazione stellare nel vicinato galattico. Essa si trova nella Grande Nube di Magellano, a 1500 anni luce di distanza da noi ed è grande circa 1000 anni luce: ciò vuol dire che la nebulosa copre circa 30° di cielo (circa 60 lune piene). Una grandezza impressionante! Fonte: Astronomy Picture of the Day (APOD)
La nebulosa Tarantola è la più grande e complessa regione di formazione stellare nel vicinato galattico.
Essa si trova nella Grande Nube di Magellano, a 1500 anni luce di distanza da noi ed è grande circa 1000 anni luce: ciò vuol dire che la nebulosa copre circa 30° di cielo (circa 60 lune piene). Una grandezza impressionante!
Fonte: Astronomy Picture of the Day (APOD)
NGC 7822, situata a 3000 anni luce di distanza nella costellazione di Cefeo è una regione di formazione stellare. Le emissioni dell'ossigeno atomico, dell'idrogeno a zolfo sono mostrate in blu, verde e rosso rispettivamente. L'energia per l'emissione atomica è fornita dalle stelle centrali. Fonte: Astronomy Picture of the Day (APOD)
NGC 7822, situata a 3000 anni luce di distanza nella costellazione di Cefeo è una regione di formazione stellare. Le emissioni dell’ossigeno atomico, dell’idrogeno a zolfo sono mostrate in blu, verde e rosso rispettivamente.
L’energia per l’emissione atomica è fornita dalle stelle centrali.
Fonte: Astronomy Picture of the Day (APOD)
Il passaggio della Stazione Spaziale Internazionale davanti alla Superluna. Fonte: NASA
Il passaggio della Stazione Spaziale Internazionale davanti alla Superluna.
Fonte: NASA

Un pensiero su “Le più belle foto del mese – Novembre 2016

  • Giuliana Paolucci

    Foto fantastiche ! Non sono abbastanza istruita per apprezzarle come dovrebbero ma posso dire che mi affascinano e quasi mi spaventano. Che bel mondo ci circonda

    Rispondi

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