Astrofotografia

Tre nebulose fantasma per la notte di Halloween

Halloween è una festa di origine celtica che segna la fine del periodo estivo: nel calendario celtico irlandese infatti l’estate terminava proprio il 31 ottobre.

Fin dal V secolo a.c., Halloween è stato celebrato come un giorno a metà strada tra un equinozio (giorno con parità di ore diurne e notturne) ed un solstizio (giorno con il maggior numero di ore notturne). Il simbolismo che vede la festa di Halloween legata al macabro, all’esoterismo ed alla stregoneria è decisamente più recente ed ha più a che fare con il suo sviluppo commerciale nella cultura anglosassone.

Ma quale occasione migliore per presentare le foto dei più bei fantasmi che popolano i nostri cieli? La Nebulosa Fantasma, la Piccola Nebulosa Fantasma e la Nebulosa Testa di Fantasma.

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A 1200 anni luce da noi, nella costellazione del Cefeo si trova la Nebulosa Fantasma (Sh2-136). Si tratta di una neblosa a riflessione grande circa 2 anni luce situata vicino all’ammasso NGC 7023. La nebulosa deve il suo nome alla forma peculiare che può essere immaginata come uno spettro. Credit & Copyright: Thomas Lelu
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NGC 6369 è una nebulosa planetaria scoperta nel diciottesimo secolo da William Herschel e qui fotografata dal Telescopio Spaziale Hubble. Essa è situata a 2000 anni luce da noi nella costellazione dell’Ofiuco ed è anche nota con il nome di Piccola Nebulosa Fantasma. Le nebulose planetarie, nonostante il nome storico, non sono legate ai pianeti, ma sono il risultato dell’espulsione da parte della stella dei suoi strati più esterni una volta giunta negli ultimi stadi della sua esistenza. La stella visibile al centro di questo tipo di nebulose è una nana bianca, che è sostanzialmente il nucleo della vecchia stella rimasto nudo, spogliato dei gusci esterni. Questo nucleo fornisce molta energia ultravioletta alla nebulosa circostante, rendendola brillante.
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NGC 2080, la Nebulosa Testa di Fantasma fotografata dal Telescopio Spaziale Hubble. Si tratta di una regione di formazione stellare e contiene infatti numerosi ammassi stellari aperti. NGC 2080 si estende per circa 50 anni luce a 168000 anni luce di distanza da noi nella Grande Nube di Magellano, una galassia satellite della Via Lattea.

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