Astronautica

BepiColombo: le immagini del flyby su Venere

BepiColombo ha effettuato la sua prima manovra di flyby su Venere. A soli diecimila chilometri di distanza dal pianeta, la sonda ha acceso i suoi strumenti scientifici per le misure di calibrazione e, chissà, forse anche per provare a vedere se c’è traccia di fosfina.

BepiColombo è la missione dell’agenzia spaziale europea che nel 2025 arriverà in orbita attorno al pianeta Mercurio per studiarlo da vicino. Lo farà con i suoi due moduli: il Mercury Planetary Orbiter (MPO) che tramite la sua strumentazione studierà le proprietà superficiali e interne del pianeta, come la composizione della crosta e la struttura geologica e il Mercury Magnetospheric Orbiter (MMO) che ne studierà invece il campo magnetico, la magnetosfera e la sua interazione col Sole.

Per arrivare a tale obiettivo saranno però necessarie ben nove manovre di flyby: il primo è stato effettuato attorno alla Terra lo scorso aprile. Oggi è avvenuto il primo flyby attorno al pianeta Venere. Il momento di minima distanza dal pianeta si è raggiunto alle 5:38 del 15 ottobre a soli diecimila chilometri da Venere. Si tratta del primo di due flyby venusiani, il secondo avverrà il 10 agosto 2021. Poi verranno effettuati una serie di sei flyby attorno a Mercurio che porteranno la sonda nell’orbita finale di osservazione scientifica del pianeta.

I flyby servono a sfruttare l’effetto di fionda gravitazionale. Quando una sonda passa vicino un pianeta ed entra nel suo campo gravitazionale ne riceve una spinta. La sonda scambia energia con il pianeta, rubandogli un pochino di energia cinetica del moto orbitale: il pianeta non ne risente, ma la sonda sì, e può sfruttare questo surplus di energia per modificare la propria orbita.

Questa immagine è stata ottenuta da 600mila chilometri di distanza, Venere si vede come una pallina luminosa sotto l’antenna di Bepi. Credits: Esa

E la fosfina?

Durante il flyby è possibile che gli strumenti scientifici siano riusciti a rilevare (e quindi in caso, a confermare), la presenza di fosfina nell’atmosfera di Venere. Come spesso avviene durante i flyby, alcuni strumenti scientifici vengono attivati per verificarne la funzionalità ed effettuare delle misure di calibrazione.

La fortuna vuole che su BepiColombo ci siano ben due strumenti, gli spettrometri Mertis e Phebus, che sono in grado di osservare l’atmosfera di Venere proprio alle frequenze necessarie per rilevare la presenza della fosfina. L’unico nodo sta nella quantità: la fosfina su Venere è poca, e la quantità rilevata nel recente studio che ha fatto tanto parlare di sé sarebbe proprio al limite per gli strumenti di Bepi. Non sappiamo quindi se gli spettrometri riusciranno a osservarla, e solo l’analisi dei dati potrà dircelo.

La prima vera e propria immagine del flyby, ottenuta da Bepi a 17.000 chilometri di distanza. Credits: Esa
La sequenza di immagini di Venere durante il flyby di BepiColombo. Credits: Esa

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