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Cometa Leonard, quando e come osservare la cometa di Natale

Si chiama C/2021 A1 ed è una cometa a lungo periodo che in questi giorni si è affacciata nel Sistema Solare interno, dandoci la possibilità di osservare anche quest’anno una bellissima cometa invernale. Ma non sarà facile.

Il 3 gennaio 2021, dall’osservatorio di Mount Lemmon, l’astronomo statunitense Gregory J. Leonard ha scoperto una nuova cometa, che ora porta il suo nome. C/2021 A1 Leonard è la prima cometa scoperta nell’anno, ma anche l’ultima a illuminarsi nei nostri cieli. Al tempo della scoperta era molto poco luminosa (magnitudine 19), aveva appena iniziato ad attivarsi a 5 unità astronomiche dal Sole, la distanza di Giove, che è il punto in cui in genere iniziano a sublimare le prime molecole creando un leggero accenno di coda e – proprio per questo – la posizione attorno alla quale in genere vengono scoperte.

Identikit della cometa Leonard

Quando viene scoperta una cometa, se ne segue l’orbita per qualche giorno per studiarne i parametri, così da capire da dove viene, dove andrà, e quali sono le sue tempistiche e modalità del passaggio nel sistema solare interno. Leonard è una cometa a lungo periodo, ossia una di quelle che impiegano oltre 200 anni a fare un giro attorno al Sole e che pertanto vengono da grandi distanze, da quella che viene chiamata Nube di Oort. La Leonard per l’esattezza impiega circa 80mila anni a orbitare e il suo afelio, la distanza massima dal Sole, è a 3500 unità astronomiche di distanza.

La cometa C/2021 A1 Leonard. Credits: University of Hertfordshire Observatory

La cometa è entrata all’interno dell’orbita di Nettuno a maggio 2009 ma è solo il 12 dicembre 2021 che raggiungerà la minima distanza dalla Terra, 0,233 unità astronomiche (1 unità astronomica è la distanza media Terra-Sole). Il perielio sarà il prossimo 3 gennaio 2022, e i calcoli ci dicono che lo scambio di energia con la nostra stella indirizzeranno la cometa su un’orbita iperbolica. Vuol dire che la sua orbita non sarà più chiusa attorno al Sole, verrà espulsa dal sistema solare e diventerà una cometa interstellare. Affinché ciò avvenga, comunque, è necessario che la cometa sopravviva al passaggio ravvicinato con il Sole, cosa che non è scontata: anche se è poco probabile, visto che non passerà vicinissima al Sole, potrebbe sempre consumarsi fino a disintegrarsi.

Il nome della cometa

C/2021 A1 Leonard” è un nome ricco di informazioni. La prima lettera, la C, indica che è una cometa a lungo periodo, ossia una di quelle che vengono da lontano e che non torneranno nei paraggi per almeno 200 anni. Se invece il suo periodo di ritorno fosse stato inferiore ai 200 anni, la lettera sarebbe stata una P. Quando non c’è ritorno, perché la cometa è interstellare (ossia viene e torna dall’esterno del Sistema Solare), la lettera è una I. Questa distinzione è in genere una delle prime cose che si fa quando si scopre una cometa, studiando le caratteristiche della sua orbita. Piccola parentesi: c’è anche qualche caso particolare. Le comete identificate con una D sono le comete che si distruggono quando passano vicino al Sole; le X sono comete di cui non abbiamo potuto studiare le caratteristiche orbitali (magari testimonianze storiche); le A sono quelle che si scopre aver identificato erroneamente come comete quando invece sono altro.

La cometa Leonard nei pressi di M3. Credits: Gregg Ruppel

Il numero che segue lo “/” è semplicemente l’anno di scoperta, 2021 in questo caso. All’anno segue una lettera e un numero. La lettera indica la quindicina di giorni in cui è stata scoperta (A per i primi 15 di gennaio, B per i secondi 15, ecc) e il numero di comete scoperte in quella quindicina. Ad esempio, l’anno scorso la Neowise aveva F3, che indicava che era stata la terza cometa scoperta nella seconda metà di marzo. La Leonard è invece A1, perché è la prima cometa scoperta nei primi 15 giorni di gennaio, ossia la prima del 2021. Leonard è, infine, semplicemente il cognome dello scopritore, Gregory J. Leonard.

Come e quando osservare la Leonard

Il 2 dicembre è stata vicino all’ammasso M3, il 6 dicembre sarà molto vicina alla stella Arturo, la stella più luminosa della costellazione del Bifolco, il 12 dicembre raggiungerà il perigeo, il punto più vicino alla Terra, e il 3 gennaio quello più vicino al Sole. Il comportamento della luminosità delle comete è sempre un’incognita, ma attorno all’8 dicembre dovrebbe diventare abbastanza luminosa da essere visibile a occhio nudo o, meglio ancora, con un piccolo binocolo, perché raggiungerà probabilmente la quarta magnitudine.

Il problema, per noi abitanti dell’emisfero boreale, è la posizione. Infatti la cometa Leonard è attualmente visibile solo poco prima dell’alba abbastanza bassa sull’orizzonte (meno di 20°) e piano piano diverrà sempre meno osservabile, favorendo invece l’emisfero australe in cui diverrà visibile anche in orario serale.

Una illustrazione che mostra il percorso della cometa nel cielo di dicembre. Credits: Gianluca Masi/TheSkyX Pro/The Virtual Telescope Project

Non tutto è perduto comunque: c’è una finestra, tra l’8 e il 14 dicembre, in cui la cometa raggiungerà la massima osservabilità dalle nostre latitudini. Bassa sull’orizzonte e sempre prima dell’alba, ma pur sempre osservabile. Stimare la luminosità di una cometa è sempre difficile, ma in questi giorni si presentano alcune circostanze che potrebbero accrescere ulteriormente la luminosità della cometa. L’8 dicembre la cometa passa infatti sul piano orbitale della Terra, quasi allineata con la Terra e il Sole. Se la produzione di polveri sarà abbastanza elevata, queste potrebbero proiettare la luce solare nella nostra direzione in una magia nota come diffusione in avanti (forward scattering, lo stesso che avviene sui bordi delle nubi quando il Sole è alle loro spalle). Questo processo può far apparire la cometa più luminosa, anche di due magnitudini, di quanto non sia in realtà. In questi giorni vale quindi la pena provare a osservarla, guardando nei pressi della stella Arturo, magari con l’ausilio di un binocolo o di un piccolo telescopio.

L’incontro con Venere

Il 18 dicembre la cometa C/2021 A1 Leonard passerà piuttosto vicina a Venere, ad appena 0,029 unità astronomiche. Durante il suo passaggio nel sistema solare, la cometa Leonard lascerà dietro sé molti frammenti di polvere, di cui sembra essere piuttosto ricca. Questa scia di frammenti intersecherà l’orbita del pianeta Venere, generando quindi un intenso sciame meteorico. Stelle cadenti, ma su Venere. La cosa ancor più interessante è però che i frammenti che cadranno su Venere sono molto probabilmente quelli che si sono staccati dalla cometa quando si trovava a circa 30 unità astronomiche di distanza. Quindi, se osserveremo queste meteore nell’atmosfera Venusiana, potremo ricavare informazioni sull’attività della cometa quando si trovava a tale distanza dal Sole.

Altre fonti: Minor Planet Center, Sky&Telescope, Southern Comets Page, Nasa Solar System

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