Il mattino del 7 novembre 1631 l’astronomo Pierre Gassendi osservò e documentò il transito di Mercurio dal suo osservatorio a Parigi. Si tratta del primo transito ad essere stato osservato nel corso della storia.
Pierre Gassendi
La strumentazione utilizzata era semplice ma funzionante. Affiacanto dal filosofo François de La Mothe Le Vayer, in una stanza buia ha proiettato l’immagine del Sole su uno schermo utilizzando un piccolo telescopio (a pochi anni prima, nel 1609, risale l’inizio delle osservazioni con telescopio da parte di Galileo) ed un cerchio graduato posto su di esso per misurare il tempo durante il moto del Sole.
Lottando con le nubi che andavano e venivano, Gassendi riuscì a determinare che si trattava di Mercurio e non di una macchia solare a causa dell’elavata velocità di spostamento.
Gassendi sapeva che sarebbe dovuto avvenire il transito su indicazione di Keplero, che affermava si sarebbe verificato tra le 13 e le 14 di pomeriggio, ma suggeriva anche che a causa dell’incertezza era meglio iniziare le osservazioni nei giorni precedenti per essere sicuri di non perderlo.
Nella seguente figura è possibile osservare il disegno originale di Gassendi che traccia le posizioni occupate da Mercurio durante il transito.
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