“L’ospite inquietante” I Nuclei Galattici Attivi
Conosciuti al grande pubblico come “Quasar”, sono tra gli oggetti astrofisici più luminosi e antichi del cosmo.
- Dove si trovano?
- Come sono fatti?
- Cosa celano al loro interno?
- Perché vengono chiamati Quasar?
Scopriamolo.
Nell’universo locale il 10% circa delle galassie presenta un nucleo molto luminoso, detto Nucleo Galattico Attivo (Active Galactic Nucleus, AGN), la cui emissione non è riconducibile a processi stellari.
Secondo l’attuale Modello Unificato ( Fig.1 ), tutti gli AGN condividono la stessa morfologia strutturale :
- Un buco nero supermassivo centrale
- Un disco di accrescimento di gas caldo
- Una ciambella oscurante di polveri
Si pensa che tutte le grandi e antiche galassie nascondano al proprio interno questo “ospite inquietante ”: un buco nero di massa superiore a 100 milioni di Soli che, ingurgitando gas, produce quello che chiamiamo AGN.
Il gas caldo, perdendo momento angolare a causa della viscosità, cade verso il buco nero convertendo energia gravitazionale in energia elettromagnetica e producendo getti relativistici di particelle.
Perché, comunemente, si chiamano Quasar?
Scoperti nel 1960 come sorgenti radio (Quasar = Quasi stellar radio source) e identificati nel 1963 da Marteen Schmidt, i Quasar non sono altro che gli AGN di cui abbiamo parlato, che vengono chiamati così quando li si guarda “dal basso” e si viene accecati dai getti prodotti dal buco nero centrale.
Pura questione di nomenclatura quindi.
Gli AGN rappresentano una fonte preziosa di informazioni cosmologiche ed astrofisiche.
Ci permettono di studiare, tramite l’interazione tra radiazione emessa ed idrogeno neutro, la storia dell’universo fino a 10 miliardi di anni fa e tutt’oggi si indaga che rapporto ci sia con le galassie che li ospitano.
- Come si è formato un buco nero di massa così grande?
- Perché nel passato c’erano più AGN rispetto ad oggi?
- Perché in ogni grande galassia troviamo un buco nero supermassivo al centro?
Sono domande che attendono risposte e gli AGN sembrano custodirle gelosamente.
La ricerca è aperta.