Planetologia

Le eclissi solari marziane causano onde sismiche?

Un segnale sismico durante i transiti di Phobos di fronte al disco solare ha dato qualche grattacapo ai ricercatori del team di InSight: tra le varie ipotesi messe in gioco per spiegarlo, una sembra più promettente delle altre.

In questa animazione si può vedere un’eclissi solare. Però ha qualcosa di particolare: il satellite che transita di fronte al disco della nostra stella non è la Luna, ma Phobos, la paura figlia della guerra, una delle due lune di Marte.

Transito di Phobos di fronte al disco solare. Credits: Nasa/Curiosity

Le immagini dell’animazione sono state ottenute dal rover Curiosity nel 2019. Phobos è estremamente più piccola della nostra Luna, ma è anche molto più vicina al suo pianeta. Orbita sul piano equatoriale una volta ogni circa 8 ore, 3 volte ogni giorno marziano. Eclissi anulari o parziali sono quindi piuttosto frequenti.

Nell’ultimo periodo un team di ricercatori ha rilevato qualcosa di particolare durante questi transiti. Qualcosa che avviene sul sismometro della missione InSight. Quando c’è un’eclissi, il sismometro registra un segnale sismico. Una cosa infinitesimale, ma misurabile, che ha dato qualche grattacapo ai ricercatori.

Una risposta poteva essere il vento. Durante le eclissi, sulla Terra, l’aria si può improvvisamente raffreddare in una regione, causando l’innesco di rapide raffiche di vento. Ma InSight ha un sensore di vento e uno di temperatura, e non hanno rilevato variazioni di questi parametri nei pochi secondi di transito di Phobos di fronte al disco solare. Non è il vento quindi a causare l’inclinazione inaspettata del sismometro.

È forse una forza mareale causata dal passaggio di Phobos che innesca una leggera attività sismica? Sembra anche questo si possa escludere, il segnale rilevato non è quello che ci si aspetterebbe da un simile evento.

InSight, la “talpa marziana”, è la prima missione marziana dotata di un sismometro. Credits: Nasa

Lo scenario più plausibile è che il segnale letto dal sismometro sia dovuto alla contrazione e all’espansione del terreno marziano a causa della variazione di insolazione. Durante un transito Phobos può coprire anche il 40% del disco solare, abbastanza per raffreddare il terreno e poi riscaldarlo nuovamente quando termina l’eclissi. Variando temperatura il terreno si deforma e il sismometro, questa deformazione, non se la lascia sfuggire.

Fonte: Stähler et al., 2020

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