Planetologia

I campioni di Ryugu da Hayabusa2 più antichi del Sole

Due nuovi studi condotti sui campioni dell’asteroide Ryugu riportati a Terra dalla sonda Hayabusa2 hanno mostrato che l’asteroide si sarebbe formato nel Sistema Solare Esterno, e che alcuni suoi grani risalgono a un’epoca precedente alla formazione del Sole.

A fine 2020, la sonda Hayabusa2 riportava a Terra i campioni che l’anno precedente aveva prelevato dalla superficie dell’asteroide (162173) Ryugu. Una manciata di polvere e granelli di regolite, che a prima vista possono sembrare di scarso interesse. Ma gli strumenti di laboratorio ci possono dire molto di più rispetto a quel che ci dicono i nostri occhi: è così che i ricercatori hanno scoperto che i grani di Ryugu vengono da lontanissimo, sia nello spazio che nel tempo.

L’asteroide Ryugu nelle immagini di Hayabusa2. Credits: Jaxa

Una perla rara tra gli asteroidi

Che fosse antico già ne avevamo un’idea, e del resto è proprio una delle ragioni per cui lo abbiamo scelto. Ryugu è infatti un asteroide di tipo Cb, una rara classe di oggetti scuri e ricchi di carbonio formati ai tempi dell’origine del Sistema Solare. Da oggetti come questo si pensa possano nascere le meteoriti cosiddette carbonacee, che però sono rare. Asteroidi di questa tipologia sono piuttosto fragili e raramente sopravvivono a un’entrata in atmosfera, bruciando prima di toccare la superficie. Significa che a Terra troviamo solo i campioni più resistenti che non necessariamente sono rappresentativi dell’asteroide di tipo C “medio”. Se ancora servisse quindi, questo tipo di analisi ci ricordano quanto sia importante andare a prendere campioni direttamente dalla superficie degli oggetti planetari con missioni di tipo sample-return: per avere campioni puri e sicuramente provenienti dall’asteroide della tipologia che ci interessa.

Per esempio è proprio studiando i campioni di Ryugu, che alcuni ricercatori in uno studio pubblicato su Nature Astronomy (Ito et al., 2022) hanno notato come alcuni dei composti che troviamo sulle meteoriti carbonacee – ferridriti e solfati – non sono presenti sull’asteroide. Qualcosa che lascia intendere che potrebbe trattarsi di composti che derivano dalla contaminazione terrestre. Inoltre la composizione di alcuni dei grani di Ryugu lascia intendere che si siano formati nel Sistema Solare esterno: oggi Ryugu è un asteroide near-Earth, ma potrebbe aver iniziato la sua avventura nell’Universo come una cometa, nei luoghi più distanti dal Sole.

I grani presolari di Ryugu

E poi ci sono loro, i grani presolari: sono microscopici grani di materiale che provengono addirittura da un’epoca precedente alla nascita del Sole, dalla nube da cui la nostra stella si è formata. I grani presolari sono l’oggetto di un altro studio appena pubblicato su The Astrophysical Journal Letters (Barosch et al. 2022) che ha studiato e classificato la loro composizione nei campioni di Ryugu. Hanno rinvenuto tutti i grani presolari conosciuti, ma anche un grano di una tipologia che raramente si trova sopravvissuta a miliardi di anni di storia del Sistema Solare.

Può sembrare qualcosa da nulla, un gioco per appassionati di asteroidi, ma questi dettagli sono preziosissimi e non solo nello studio di Ryugu in particolare. Sono preziosi in generale per lo studio della formazione e dell’evoluzione dell’intero Sistema Solare e anche della Terra. Perché asteroidi come questo custodiscono informazioni che vengono da lontanissimo, sia nel tempo che nello spazio, custodiscono alcuni composti prebiotici, e forse sono anche responsabili di aver portato una parte dell’acqua sulla Terra. Avere la possibilità di avere queste informazioni nei laboratori terrestri è veramente un’occasione imperdibile.

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