Fisica TerrestrePlanetologiaSenza categoria

6 GIF che parlano della meteorologia di Marte

Le immagini di Marte spesso ci danno l’impressione che Marte sia un pianeta morto e statico, caratterizzato solamente da qualche sporadica tempesta di sabbia. In realtà la meteorologia marziana è molto più ricca e dinamica di così, e queste sensazionali immagini dell’ESA ne danno un assaggio.
Le immagini sono necessariamente statiche e non ci danno un’impressione dinamica dell’atmosfera marziana, tuttavia di dinamica da studiare ce ne sarebbe molta: per fare degli esempi sulle regioni polari si formano nubi di ghiaccio d’acqua, fronti freddi si spingono da queste regioni verso medie latitudini e sollevano tempeste di sabbia, sottili nebbie si formano quando il flusso d’aria si scontra con ostacoli come vulcani e bordi dei crateri.
Non abbiamo infatti mai inviato sonde dedicate alla meteorologia marziana (come il giapponese Himawari-8 per la Terra, che a breve sarà sostituito dall’Himawari-9) e l’unico strumento che sarebbe adatto è il Mars Color Imager che si trova a bordo del Mars Reconnaissance Orbiter, il quale tuttavia può creare un’immagine di ogni regione una sola volta al giorno: un po’ poco per analizzare a fondo l’andamento meteorologico.
 
Tuttavia, tramite lo sfasamento angolare dei sensori  dell’High Resolution Stereo Colour Imager (HRSC) a bordo del Mars Express è possibile ottenere alcune immagini in time-lapse che permettono di avere delle seppur brevi rappresentazioni del moto dei venti e delle nubi che si muovono sul Pianeta Rosso. Queste immagini sono state prodotte dai dati presi dal satellite nel 2011, ma siccome il Mars Express si trova attorno a Marte dal 2005 ci sarebbe ancora moltissimo lavoro da fare per analizzare la dinamica atmosferica marziana con quello che abbiamo attualmente a disposizione.
 
In questa GIF si può osservare un fronte freddo muoversi verso Sud-Est verso Tempe Terra il 17 giugno 2011. Questa zona di attività si è evoluta in una tempesta regionale, che si è poi esaurita nella regione di Argyre Basin due giorni dopo. Il vento si è mosso soprattutto a livello del terreno, e le nubi di polvere che si trovano ad un’altitudine più alta, sembrano muoversi in direzione opposta solo a causa di un effetto di parallasse dovuto al moto del Mars Express. Credits: Justin Cowart/ESA
Sorvolo del Mars Exoress sulla Arcadia Planitia il 30 giugno 2011. Sono visibili differenti tipi di nuvole. A lato del Cratere Milankovic è visibile uno sottile strato di nebbie di vapore acqueo; oltre a questo delle cosiddette nubi di scia, un tipo di onde gravitative che si formano nel momento in cui l’aria è forzata dalla topografia (in questo caso il bordo del cratere) a muoversi verso l’alto; la parte più chiara al centro dell’immagine è una nube che si forma quando la risalita di aria porta ad un suo raffreddamento e quindi alla cristallizazione dell’acqua in ghiaccio; le strie più scure sono invece dove l’aria sta affondando, causando la fusione del ghiaccio. Credits: Justin Cowart/ESA
Sottili nubi cumuliformi si spostano al di sopra di due crateri privi di nome verso il Sud del pianeta. Le bande strette sono dette cloud streets e, sebbene presenti anche sulla Terra, non abbiamo del tutto chiaro come si formino. Credits: Justin Cowart/ESA
La regione di Deuteronilus Mensae, ricca di canyon: qui le tempeste sono poco longeve, ma attraverso di esse si possono vedere interessanti dettagli della superficie. Credits: Justin Cowart/ESA
Il vento che spira nel Cratere Micoud, nella regione Est di Acidalia Planitia. Credits: Justin Cowart/ESA
Un’intensa ma piccola tempesta nella regione di Deuteronilus Mensae. Credits: Justin Cowart/ESA

 

Fonte: Justin Cowart, The Planetary Society, Capturing Martian Weather in Motion

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: